
Presso la sala San Luca dell’abbazia di Santa Giustina si è svolta la prolusione e la presentazione dei corsi da parte dei maestri Giovanni Mezzalira, Enrico Bertaboni e Annarosa Ambrosi.
SCUOLA DIOCESANA DI ICONOGRAFIA “S. LUCA”
In collaborazione con l’Ufficio per la Liturgia
e l’Ufficio per l’Ecumenismo
della Diocesi di Padova
Sono aperte le iscrizioni ai
CORSI DI ICONOGRAFIA 2018-2019
I corsi si svolgeranno con cadenza media quindicinale,
presso l’Istituto Don Bosco, via San Camillo de’ Lellis 4, Padova.
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Giovedì 18 ottobre 2018 ore 16,45: Presentazione corsi e saluto da parte di un rappresentante della Diocesi nell’Aula San Luca dell’Abbazia di Santa Giustina a Padova, ingresso Via Ferrari 2A. Seguirà la S. Messa presso la Tomba di S. Luca.
Per informazioni e iscrizioni contattare i corrispondenti maestri:
Giovanni Mezzalira giovanni.mezzalira @ gmail.com 0444 660982
Enrico Bertaboni enber @ libero.it 329 0215626
Annarosa Ambrosi annarosa.ambrosi @ gmail.com 334 3221072
(l’indirizzo mail è scritto in modalità antispam, eliminare gli spazi per l’utilizzo)
Informazioni per i principianti: Annarosa Ambrosi
Documenti per approfondimento delle informazioni:
Preleva qui la brochure con le informazioni dettagliate e con il calendario dei corsi
Locandina per l’affissione interna presso parrocchie e istituzioni interessate
Il 10 maggio 2018 presso la Chiesa di San Massimo in Padova, presente il Delegato vescovile mons. Giovanni Brusegan, si è tenuta la benedizione delle Icone, durante la celebrazione della liturgia in rito bizantino paleoslavo.
Con questo rito si sono conclusi i corsi annuali 2017-2018 di iconografia tenuti dalla Scuola San Luca in Padova.
Presenti alla cerimonia anche i maestri Giovanni Mezzalira e Annarosa Ambrosi.
Dal rito della benedizione delle icone:
“O Signore Dio, glorificato nella Santa Trinità, che nessuna intelligenza può comprendere, che nessuna parola può esprimere, che nessun uomo ha mai visto da nessuna parte, noi crediamo soltanto ciò che abbiamo imparato dalle Sante Scritture e dall’insegnamento delle voci divine degli apostoli.
E come l’Antico Testamento ci narra la Tua apparizione, sotto la forma di tre angeli, al gloriosissimo patriarca Abramo, così nel Nuovo Testamento apparve il Padre nella voce, il Figlio incarnato nel Giordano e lo Spirito Santo sotto forma di una colomba.
E di nuovo, il Figlio secondo la carne è salito al cielo e si è assiso alla destra di Dio e lo Spirito consolatore discese sugli apostoli in forma di lingue di fuoco.
E sul Tabor, il Padre nella voce, lo Spirito nella nube e il Figlio nella luce sfolgorante si mostrarono ai tre discepoli.
A motivo di questo continuo ricordo, non soltanto Ti confessiamo con le labbra, Te il solo e glorioso Dio, ma dipingiamo anche una icona affinché contemplandola con gli occhi fissiamo con la mente Te, nostro Dio e, vedendola, glorifichiamo, magnifichiamo e commemoriamo i tuoi innumerevoli benefici, o Dio Creatore, Redentore e Santificatore, perché l’onore reso all’icona va al suo prototipo.
Presentando ora questa icona davanti alla Tua magnificenza, con pia intenzione, Ti chiediamo e Ti preghiamo, invia con misericordia su di noi la Tua benedizione e, nel Tuo nome tre volte Santo, benedicila e santificala, affinché quanti la guardano con devozione, venerandoTi umilmente davanti ad essa, ottengano la misericordia, la grazia, la liberazione da tutti i mali e i dolori, la remissione dei peccati e siano resi degni del regno celeste”.
dal 6 al 15 aprile 2018 a Mantova,
Rotonda di San Lorenzo, Piazza Erbe.
Esposizione di Icone contemporanee della Scuola di Iconografia dell’Abbazia di Maguzzano (BS)
Nell’arte sacra la genialità del singolo artista non basta: in essa ritroviamo una sapienza che solo una Tradizione, impreziosita e purificata dal tempo, può produrre. Il termine “icona”, che si sta diffondendo in questi anni, designa questo genere di arte che trova la sua sorgente nella Tradizione cristiana orientale sta rinascendo spontaneamente un po’ dovunque.
L’ARTE SACRA DELL’ICONA
Comunemente chiamiamo arte religiosa un’opera che abbia come contenuto un oggetto sacro, ma senza necessariamente una sacralità nella sua forma.
L’arte sacra autentica invece, ha questa preoccupazione: coinvolgere, per quanto possibile, nel sacro anche la sua forma.
Ciò significa per l’artista non essere indifferente nella scelta di una tecnica pittorica, nella scelta dei materiali o nel ricorso alle analogie simboliche.
Infatti non è tutto egualmente efficace nell’evocare i grandi misteri della fede.
in allegato la locandina della mostra iconografica Mantova aprile 2018
Alleghiamo il calendario dei corsi e delle attività della Scuola di iconografia dell’Abbazia di Maguzzano.
L’ultimo viaggio degli iconografi organizzato congiuntamente dalla Scuola di Iconografia San Luca di Padova e dalla Scuola di Iconografia dell’Abbazia di Maguzzano si è svolto nello scorso maggio 2017.
Vi offriamo la possibilità di visionarne la cronaca in una interessante pubblicazione della Scuola di Maguzzano.
Mercoledì 25 ottobre 2017 ore 18.15 – 19.30 a Padova,
presso la Sala del Redentore in Corso Vittorio Emanuele 174 (vicino al Prato della Valle – Fermata Tram “Santa Croce”, Parrocchia Santa Croce, vicino al Santuario di Padre Leopoldo)
si terrà un incontro dal tema:
Un gigante della teologia ortodossa: Vladimir Solov’ëv
Relatrice: Annarosa Ambrosi, Iconografa, Padova
L’incontro è promosso dalla Diocesi di Padova, Ufficio per l’Ecumenismo e il dialogo nell’ambito del ciclo: LA RIFORMA E LE RIFORME NELLA CHIESA – Istanze, libri, testimoni, laboratori
preleva il programma dettagliato
Padre Nilo (Ezio) Cadonna è figura di spicco nel faticoso cammino del dialogo tra la chiesa cattolica e le chiese ortodosse orientali.
Fin dalla sua ordinazione sacerdotale, avvenuta a Trento nel 1947, manifestò un profondo interesse per il mondo slavo concretizzatosi con gli studi all’Istituto Orientale e al collegio “Russicum” di Roma e quindi con il lavoro di assistenza ai profughi dall’Est europeo nel campo di raccolta di Trieste.
Fondò poi il Centro “Russia Cristiana” di Bergamo, assieme a P. Romano Scalfi, dando vita all’omonima rivista, l’unica a documentare con sistematicità la repressione religiosa attuata dal regime sovietico.
Nel 1976 fondò a Roma il Centro Russia Ecumenica, assieme a P. Sergio Mercanzin, e successivamente, a Padova, il Centro ecumenico italo-russo “V. Solov’ev”.
Rientrato a Trento, nel 1987, diede vita in quella città al centro di iconografia “Andreij Rublev”, al coro liturgico orientale “Nikodim” e ad un’intensa rete di contatti con le gerarchie e con le parroccchie della chiesa ortodossa russa, stabilendo gemellaggi, forme di aiuto solidale e incontri ecumenici.
Padre Nilo è morto il 4 settembre 1997 ma la sua opera continua a Bergamo, a Roma, a Padova e a Trento grazie all’attività dei centri da lui fondati.
(R. Fellin)
Su Padre Nilo Cadonna:
SCUOLA DIOCESANA DI ICONOGRAFIA “S. LUCA”
In collaborazione con l’Ufficio per la Liturgia
e l’Ufficio per l’Ecumenismo
della Diocesi di Padova
Sono aperte le iscrizioni ai
CORSI DI ICONOGRAFIA 2017-2018
Docente: maestra Annarosa Ambrosi
Docente: maestro Enrico Bertaboni
I corsi si svolgeranno con cadenza media quindicinale,
a partire dal 25 ottobre 2017
presso l’Istituto Don Bosco, via San Camillo de’ Lellis 4, Padova.
Tutti i partecipanti sono invitati all’incontro di mercoledì 18 ottobre alle ore 16,30 presso l’Aula Magna dell’Abbazia di S. Giustina (ingresso da Via Ferrari 2A) per la presentazione del programma e per un saluto da parte di un rappresentante della Diocesi. Seguirà la S. Messa solenne presso la tomba di S. Luca.
Per informazioni e iscrizioni contattare i corrispondenti maestri:
Giovanni Mezzalira giovanni.mezzalira @ gmail.com 0444 660982
Enrico Bertaboni enber @ libero.it 329 0215626
Annarosa Ambrosi annarosa.ambrosi @ gmail.com 334 3221072
(l’indirizzo mail è scritto in modalità antispam, eliminare gli spazi per l’utilizzo)
Documenti per approfondimento delle informazioni:
Preleva qui la brochure con le informazioni dettagliate e con il calendario dei corsi
Locandina per l’affissione interna presso parrocchie e istituzioni interessate
Le grandi croci romaniche in Toscana, gli sfolgoranti cicli di mosaici normanno-bizantini in Sicilia, gli affreschi italici nei monasteri benedettini, nelle piccole chiese e nelle grandi cattedrali del centro-Italia, le presenze greco-cattoliche ancora vive e ricche di un grande passato… ecco la trama dell’affascinante itinerario alla scoperta dell’arte Sacra medievale in Italia che ha caratterizzato quest’anno il viaggio-studio di iconografi provenienti dalle Scuole di Maguzzano, Padova (San Luca) e altre realtà collegate, coordinati dai Maestri Giovanni Mezzalira, Enrico Bertaboni e Annarosa Ambrosi.
A Palermo, gli scrigni dorati di Santa Maria dell’Ammiraglio e della Cappella Palatina ci hanno incantato per la loro perfezione esecutiva, l’efficacia comunicativa del sacro e la sapiente successione teologica, nel contesto di una architettura strutturata in modo da unire il mondo divino con l’umano.
A Monreale ci ha colpito la magnificenza e lo splendore del grande e completo ciclo musivo, dominato dalla solenne figura di Cristo Pantocrator, che attesta di un periodo in cui sovrani cristiani, senza risparmio di energie, collaboravano con la Chiesa nell’azione di grazie al Creatore.
Le luminose giornate di sole siciliano, contornate da un mare più azzurro del lapislazzuli ci hanno confortato dall’impossibilità di ammirare i mosaici absidali di Cefalù, attualmente in restauro.
Nel risalire la penisola, ci siamo soffermati sui piccoli ma antichi gioielli di s. Maria in Foro Claudio e San Vincenzo al Volturno: in questa primitiva abbazia benedettina sono stati rinvenuti affreschi risalenti a prima del
Mille, strutturati secondo una intenzione teologica che si concentra su temi apocalittici.
Montecassino, ma soprattutto Subiaco con i monasteri di Santa
Scolastica e San Benedetto ci hanno permesso di studiare le scene della vita del grande monaco, ma anche quella di altri santi: abbiamo visto, ad esempio, uno dei più antichi ritratti di San Francesco.
La cripta della Cattedrale di Anagni, con il suo itinerario pittorico dall’origine del mondo alla Gerusalemme celeste, ricco, completo e ben conservato dal XII secolo era molto atteso dal gruppo, che però ha potuto apprezzarlo solo in parte, per problemi legati alla ben nota miopia burocratica.
Ampia e approfondita è stata invece la visita alla Chiesa del monastero basiliano di Grottaferrata, con le sue scarse ma sorprendenti presenze bizantine, a partire dal l’icona della Vergine Odighitria.
A Pisa ci attendeva la celebre Piazza dei Miracoli, di cui abbiamo potuto apprezzare le solenni e sfarzose strategie architettoniche, risalenti al periodo in cui la città era
una fiorentissima repubblica marinara, legata ai traffici con l’Impero d’Oriente e impegnata nelle Crociate. Qui abbiamo visitato pure il Museo di San Matteo, con la più ricca rassegna di croci e tavole medievali presente in Italia (e conseguentemente nel mondo). Oltre ad ammirarne i particolari, abbiamo potuto ragionare sul confronto tra le diverse tipologie, vicine al clima culturale e spirituale del
luogo di provenienza.
A Lucca, chiese e musei ci hanno trasportato in un contesto di grande ricchezza unita a sincera spiritualità, che ha permesso di creare capolavori di arte romanica, come il Duomo. Qui l’incontro più emozionante è stato con il Volto Santo che si ritiene scolpito da Nicodemo, molto amato e venerato in città.
L’esperienza culturale che ci ha permesso di compiere questo viaggio è stata molto intensa ed emozionante: sicuramente ha arricchito e approfondito la conoscenza dell’arte medievale italica, anche se sappiamo che la nostra terra ne è molto più ricca, e contiene materiale anche per prossimi, interessanti viaggi …