

I Santi Padri del deserto dei primi secoli del cristianesimo, con la loro vita dura e ascetica, ci suggeriscono le seguenti riflessioni:
La Quaresima è un tempo di silenzio.
Silenzio e interiore ed esteriore: con noi stessi per lasciar posto all’Altro e per non disperderci nelle preoccupazioni mondane.
La Quaresima è un luogo di deserto, in cui si fortifica lo spirito nella sua lotta contro le tentazioni, che ci seducono sulla via del male.
La Quaresima è un tempo privilegiato di digiuno e preghiera, per la purificazione del nostro essere, per una vita più sobria e attenta alle necessità dello spirito e alle necessità dei fratelli.
La Quaresima è il tempo privilegiato della riconciliazione e del ritorno a Dio, ponendo al centro delle nostre attività la lettura e la meditazione della sua Parola.
La Tradizione della Chiesa Cristiana d’Oriente ci invita a un recupero della preghiera del cuore: quella del pubblicano che, dal profondo della sua indegnità, così semplicemente pregava (Lc 18,13) :
“O Signore, abbi pietà di me peccatore”
Le Scuole di Iconografia di Maguzzano e Padova propongono
un VIAGGIO DI STUDIO IN GRECIA,
dall’ 8 al 16 maggio 2023
allo scopo di conoscere le migliori espressioni artistiche
della Grecia antica,
dell’epoca cristiana bizantina
e in particolare dell’arte iconografica classica,
visitando i monasteri, le chiese, i musei, e i siti archeologici
che ne racchiudono le principali testimonianze.
Santi Cirillo e Metodio
Cirillo e Metodio, fratelli nel sangue e nella fede, nati a Tessalonica (attuale Salonicco, Grecia) all’inizio del sec. IX, evangelizzarono i popoli della Pannonia e della Moravia. Crearono l’alfabeto slavo e tradussero in questa lingua la Scrittura e anche i testi della liturgia latina, per aprire ai nuovi popoli i tesori della parola di Dio e dei Sacramenti. Per questa missione apostolica sostennero prove e sofferenze di ogni genere. Papa Adriano II accreditò la loro opera, confermando la lingua slava per il servizio liturgico. Cirillo morì a Roma il 14 febbraio 869. Giovanni Paolo II con la lettera apostolica “Egregiae virtutis” del 31 dicembre 1980 li ha proclamati, insieme a San Benedetto abate, patroni d’Europa (Messale Romano).
14 febbraio. Memoria dei santi Cirillo, monaco, e Metodio, vescovo. Questi due fratelli di Salonicco, mandati in Moravia dal vescovo di Costantinopoli Fozio, vi predicarono la fede cristiana e crearono un alfabeto per tradurre i libri sacri dal greco in lingua slava. Venuti a Roma, Cirillo, il cui nome prima era Costantino, colpito da malattia, si fece monaco e in questo giorno si addormentò nel Signore. Metodio, invece, ordinato da papa Adriano II vescovo di Srijem, nell’odierna Croazia, evangelizzò la Pannonia senza lesinare fatiche, dovendo sopportare molti dissidi rivolti contro di lui, ma venendo sempre sostenuto dai Romani Pontefici; a Staré Mešto in Moravia, il 6 aprile, ricevette il compenso delle sue fatiche (Martirologio Romano).
Il corso, guidato dal maestro Giovanni Mezzalira, propone l’esperienza del lavoro sulle icone secondo il metodo e la tradizione ad esse propri, approfondendone la teologia ed il linguaggio artistico.
Il tema del corso base è il Volto di Cristo, il tema del secondo corso è l’icona della Vergine del segno mezzo busto, il tema del corso intermedio è l’icona della Vergine del segno, il tema del livello avanzato è l’icona dell’apparizione del Risorto a Maria Maddalena.
Dal 9 al 16 luglio 2023, al Convento di Sant’Agostino di San Gimignano
Dal 20 al 28 maggio 2023 presso il Monastero SS. Trinità delle Monache Cistercensi in Via San Niccolò, 2 – 52044 Cortona (AR) si terrà il corso di Iconografia del Maestro Giovanni Mezzalira.
Il corso si svolgerà presso la foresteria del monastero SS Trinità, avrà inizio sabato 20 maggio alle ore 14,00 e terminerà domenica 28 maggio con la S. Messa e la benedizione delle icone.
per tutte le informazioni utili e per le indicazioni per iscriverti, preleva la locandina del corso
Il corso propone l’esperienza della pittura completa di una icona, attraverso tutte le sue tappe, evidenziandone la tecnica, l’estetica e la teologia in essa racchiuse. A coloro che si accostano come prima esperienza, avrà come soggetto: il Santo Volto. Durante i giorni del corso, ogni alunno sarà guidato ad affrontare tutte le tappe che portano all’esecuzione pratica dell’icona: preparazione del disegno, utilizzo dei materiali come l’emulsione all’uovo, i pigmenti, l’oro zecchino in foglia. Ciascuno sarà introdotto anche nel significato teologico del soggetto e dei simboli.
Il Corso di Iconografia è tenuto dal Maestro Giovanni Mezzalira, nel periodo: Marzo e Aprile 2023
Preleva la locandina con tutte le informazioni sui corsi.
Per chiedere informazioni ulteriori e per iscriverti trovi i contatti nella locandina stessa.
Battesimo di Gesù nel Giordano
Il testo evangelico, la liturgia, l’innografia e l’iconografia sacra non ci tengono nascosta la portata cosmica dell’episodio del Battesimo di Gesù al Giordano. Vastissimi sono i riverberi sottolineati dai Padri della Chiesa che hanno contemplato questa Teofania per ispirare a loro volta i poeti e i pittori. Qui vogliamo soltanto soffermarci sul mistero dell’acqua.
Nelle icone il Giordano è rappresentato in verticale diventando in tal modo una fenditura della terra piena d’acqua in cui si immerge il purissimo Corpo del Verbo incarnato. Con questa immersione si produce un sovvertimento cosmico. La vocazione dell’acqua sappiamo che è quella di lavare, pulire, ma le acque del Giordano si ritrovano ad avvolgere paradossalmente il Purissimo. Ne scaturisce un capovolgimento cosmico: «Perché, mare, tu fuggi, e tu, Giordano, ti volgi a ritroso?» canta il Salmo 114.
Il pittore del sacro continua questo linguaggio evocatore del portento in atto come in questa icona armena raffigurante un dinamismo ricchissimo impresso all’acqua con mostri e serpenti che fuggono, pesci che guizzano e acque che paiono ribollire.
L’acqua costituisce un elemento fondamentale nella vita del creato e il nostro corpo stesso è costituito in gran parte di questo elemento. Il Verbo di Dio, assumendo un corpo, ha inaugurato una nuova creazione non solo senza le conseguenze del peccato originale ma pure unita alla bellezza divina. Immergendosi nelle acque del Giordano, Gesù conferisce all’acqua quel potere che nel Battesimo ci rende figli di Dio. È l’inizio di un processo caratteristico di questa ri-Creazione del cosmo dove la materia partecipa a pieno titolo all’efficacia sacramentale in virtù del suo legame con il Corpo di Gesù che vi si è immerso nel Giordano rendendola acqua salutifera.
Giovanni Mezzalira
EMANUELE
Sì – Dio è con noi: ma non già sotto l’azzurro padiglione,
non al di là dei confini dei mondi innumerevoli,
non nel perfido fuoco, e non nel fiato delle tempeste,
non chiuso nella sopita memoria dei secoli.
È qui Egli, adesso; e tra l’effimera vanità,
nel torrente torbido delle ansie della vita, tu possiedi
un segreto onnigioioso: impotente è il male,
e eterni noi siamo: Dio è con noi.
11 marzo 1892
Vladimir Solov’ëv
O Sapientia,
quae ex ore Altissimi prodisti,
attingens a fine usque ad finem,
fortiter suaviter disponensque omnia:
veni ad docendum nos viam prudentiae.
O Adonai,
et dux domus Israël,
qui Moysi in igne flammae rubi apparuisti,
et ei in Sina legem dedisti:
veni ad redimendum nos in brachio extento.
O Radix Jesse,
qui stas in signum populorum,
super quem continebunt reges os suum,
quem gentes deprecabuntur:
veni ad liberandum nos,
jam noli tardare.
O Clavis David,
et sceptrum domus Israël,
qui aperis, et nemo claudit,
claudis, et nemo aperit:
veni, et educ vinctum
de domo carceris,
sedentem in tenebris,
et umbra mortis.
O Oriens,
splendor lucis aeternae,
et sol justitiae:
veni, et illumina
sedentes in tenebris,
et umbra mortis.
O Rex Gentium,
et desideratus earum,
lapisque angularis,
qui facis utraque unum:
veni, et salva hominem,
quem de limo formasti.
O Emmanuel,
Rex et legifer noster,
expectatio gentium,
et Salvator earum:
VENI AD SALVANDUM NOS, DOMINE DEUS NOSTER!
(Antifone maggiori dell’Avvento, Liturgia latina delle Ore)