Nella Santa Russia, il viaggio di un gruppo di iconografi italiani

Viaggio in Russia (19-27 luglio 2013)

Obiettivo del viaggio era la conoscenza e l’incontro con le massime realizzazioni dell’arte sacra nel campo dell’architettura e della pittura in Russia, non solo nel passato ma anche

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nella viva realtà attuale di una Chiesa Ortodossa uscita (da circa 20 anni) da un settantennio di persecuzione e repressione.
Il gruppo era formato da iconografi (e famigliari), guidati da Giovanni Mezzalira, Enrico Bertaboni e Annarosa Ambrosi, con l’assistenza spirituale di p. Adalberto Piovano osb, appartenenti alle Scuole iconografiche di Padova (San Luca), Maguzzano, Verona, Milano, Seregno.

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I momenti più significativi del programma sono stati, a Mosca, le visite alle Cattedrali del Cremlino, al Museo “Rublëv” presso il Monastero Andronikov, al Museo Puskin, alla galleria Tretiakov con i loro tesori come la Trinità di Rublev,

iconografi_03le iconostasi di Teofane il Greco, Dionigi, e altri Maestri della Scuola di Mosca, nonchè opere bizantine e premongoliche.

Sempre a Mosca si sono visitati i Monasteri Novospasskij e Novodevici, con le loro chiese splendidamente restaurate. Grande stupore e meraviglia per il loro ritrovato splendore artistico e per la ripresa vita spirituale hanno suscitato inoltre le visite alla Lavra di San Sergio presso Sergev Posad, a Suzdal, Vladimir, Bogoliubovo.

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Di grande interesse per la conoscenza reciproca e lo scambio di idee e informazioni su tecniche, stili e metodi, sono stati gli incontri:
– con un rappresentante dell’Università Umanistica Ortodossa S. Tichon, che ha accompagnato i partecipanti a visitare due chiese dipinte da allievi del settore iconografico della Scuola stessa,
– con un allievo del restauratore e iconografo Ovcinnikov, che pure ha guidato a visitare alcune realizzazioni e un laboratorio iconografico,

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– con un seminarista dell’Accademia Teologica presso la Lavra di San Sergio, che ha accompagnato alcuni partecipanti a visitare qualche realizzazione della locale Scuola iconografica,
– con un sacerdote ortodosso che ha raccontato la propria esperienza relativa

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all’entusiasmante ma anche difficile passaggio dall’epoca sovietica a quella attuale, e alle nuove sfide dell’Ortodossia in Russia.

Chi lo desiderava, ha anche potuto partecipare, sabato 20 luglio, alla veglia in occasione della festa della Madre di Dio di Kazan, e tutti hanno partecipato alla Divina Liturgia della successiva domenica, presso la Chiesa della Madre di Dio Consolatrice di tutti gli afflitti a Mosca. Infine, prima di partire, è da ricordare una “incursione” in un negozio di belle arti, per spendere gli ultimi rubli in pigmenti, pennelli, e altri materiali iconografici. Un clima di fraternità, armonia, preghiera e anche serena distensione ha accompagnato tutti i momenti del viaggio, sicuramente ben riuscito, nonostante l’inaspettato clima piuttosto freddo e piovoso che ha caratterizzato queste giornate di fine luglio.  (A. Ambrosi)

 

 

L’Università San Tichon ha riportato ampia notizia del viaggio degli iconografi. 

leggi l’articolo originale

Eccone una nostra libera traduzione:

“Un gruppo di iconografi e storici dell’arte provenienti dall’Italia ha visitato le chiese della S. Trinità e di S. Nicola Novokuzneskj dell’Università Umanistica Ortodossa S. Tichon.

Ha incontrato il gruppo la studentessa della facoltà di Critica d’arte, Dipartimento di Arte della Chiesa – Elizabeth Jurevich, che ha presentato l’università in generale e il dipartimento in particolare. Elizabeth ha descritto ai colleghi italiani le principali tendenze e gli stili iconografici su cui lavorano gli studenti. Oltre alla chiesa della Trinità sono stati presentati molti lavori di insegnanti della Facoltà: grandi icone, affreschi e mosaici.

Da diversi decenni molti italiani stanno mostrando grande interesse per le tradizioni bizantine e russe, e non solo per la loro componente artistica, ma anche per gli aspetti spirituale e liturgico. Così sono emerse in Italia diverse scuole iconografiche, alcune delle quali sorte sotto la guida di iconografi russi. Per creare un collegamento con la tradizione vivente in cui l’iconografia continua a nutrirsi della vita liturgica e di preghiera, un gruppo di iconografi italiani ha scelto il percorso più appropriato (dal 19 al 27 luglio 2013) per esplorare non solo i più significativi luoghi e opere d’arte religiosa dell’antica Russia (Mosca, Vladimir, Suzdal), ma anche l’incontro con i colleghi di questa Università, come rappresentanza della scuola iconografica ortodossa. Anche in questo viaggio, attraverso la partecipazione al culto ortodosso e la visita ai monasteri più importanti (Trinità-Lavra San Sergio, Novodevici, Novospasski, monasteri e conventi di Vladimir e Suzdal) gli ospiti provenienti da Italia hanno la possibilità di toccare la tradizione monastica russa.

Il gruppo che ha partecipato a questo viaggio di studio non è espressione di un’unica scuola, ma è composto da rappresentanti delle diverse scuole emerse negli ultimi 20-30 anni in Italia. In particolare della Scuola di Iconografia San Luca di Padova (insegnanti Giovanni Mezzalira, Enrico Bertaboni e Annarosa Ambrosi), della Scuola dell’Abbazia di Maguzzano, delle Scuole di Milano, Verona, Seregno e altre. La maggior parte di queste scuole non sono istituzioni ufficiali e sono cresciute in modo spontaneo dopo aver appreso l’arte da Maestri iconografi. Queste scuole hanno lavorato a progetti comuni, come per costruire la cappella con una iconostasi nella Chiesa di San Luca a Padova e l’iconostasi con un ciclo di affreschi nell’Abbazia di Maguzzano, eseguite dai maestri Mezzalira, Bertaboni, Ambrosi e dall’iconografo Giuseppe Matta. Gli iconografi erano accompagnati da padre Adalberto Piovano, un amico di lunga data della Chiesa russa, un monaco benedettino, fondatore del Monastero della Santissima Trinità a Dumenza, docente di liturgia e Patrologia a Padova, Istituto Liturgico di S. Giustina.

Il Prof. Giovanni Mezzalira ha presentato la sua strada verso l’iconografia e lo scopo di questo viaggio come segue: “Dal 1984, ho dedicato la mia opera all’arte religiosa, in particolare l’arte dell’iconografia, conosciuta attraverso autori come Ouspensky, Evdokimov, Florenskij, coinvolgendo in questa passione molte persone. Per diversi anni, queste persone hanno espresso il desiderio di visitare la Russia, dove l’arte dell’icona ha raggiunto il suo massimo sviluppo, di contemplare le antiche icone in musei, chiese, osservare le loro iconostasi e gli affreschi. Si è avvertita la necessità di migliorare la comprensione del processo di apprendimento da parte dell’iconografo, che è al servizio della chiesa. Nella realtà italiana il settore dell’iconografia è frutto di attività spontanee. E’ naturale sentire la necessità di confrontarsi con posti che coltivano in modo profondo la formazione di iconografi dal punto di vista tecnico, estetico e teologico e confrontano i metodi e processi di apprendimento nelle varie scuole iconografiche”.

Per i nostri colleghi italiani questo viaggio e questo incontro con i rappresentanti della tradizione ininterrotta dell’iconografia, sia per la possibilità di toccare la realtà viva e profonda dell’iconografia nelle chiese, conferisce un valore inestimabile di esperienza liturgica e spirituale. La condivisione di queste esperienze permetteranno agli italiani di avvicinarsi alla comprensione dell’importanza della iconografia nella storia della Chiesa in Italia, dove nel primo millennio, e fino al Rinascimento si diffuse la pittura di icone e permetterà di consentire la riapertura del ruolo dell’icona nella vita liturgica e la preghiera personale.